venerdì 4 luglio 2008

Conflitti dimenticati... Ipocrisie


Ero un bambino quando mi sembrava senza fine il conflitto tra Israele e la Palestina. E gli altri. Adesso ho più di quarant'anni. Ne ho viste e lette molte nel frattempo. Nulla è ormai lontano, nessun luogo, uomo, pensiero. Voltarsi verso altro. Non serve, è troppo vicino. Sharon chiede quasi scusa a Rabin. Solo che nel frattempo Rabin è stato ucciso. Sharon non è più di scena. Ci sono troppe guerre in Africa, non hanno volto nei media, sono senza eco. E' un tempo che sembra quello vissuto dall'Europa nelle prime due guerre di inizio del secolo scorso. Sangue senza. Ci sono altre guerre, dove far crescere democrazia e salvare il futuro delle persone. Guerre con. Onu, Nato, paesi moderni e civili che amano gli interessi del sangue delle persone con. Iraq, Afghanistan. Nessuno tra coloro che hanno marciato contro il blocco della carneficina in Bosnia, Croazia, Kosovo, ha mai detto a chi lo ha visto scendere in strada d'essersi sbagliato. O forse è soltanto che non ricordo. Una città, Sarajevo, assediata per anni e molti, troppi, voltati altrove o a dire di una pace che non era per chi moriva, anche nell'anima. Paesi fornitori di armi che non partecipano a un attacco di guerra sotto il velo trasparente di una parola che non riescono ad amare nell'uso improprio che sanno farne. Le guerre sono tutte guerre. A volte, aprendo il rubinetto dell'acqua calda, penso di dare, con quel gesto, un contributo a chi usa le nostre menti per fingere che sia giusto quello che non può assolutamente esserlo. Ed è solo che è con. Un sangue diverso dai senza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Alfio, ho visto i commenti nel blog di Gianfranco, ti ringrazio per il tuo apprezzamento nei miei confronti. Per il momento latito dal blog di Miccichè, sono ritornato ad avere interessi meno localistici ma sono sicuro che passando da me te ne sarai accorto. In questo momento tra l'altro sono impegnato in un campagna di sostegno on line per una tua concittadina. Ti invito a firmare e diffondere la petizione che la riguarda. Dacci un mano, con affetto Beppe vicari

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