La diversità con l'opposizione vive anche di questo rovesciamento del modo di concepire lo Stato, nella differenza che consiste nella filosofia della libertà: non quindi il cittadino al servizio di uno Stato comunitario e centralista, padrone della vita degli individui, che la pianifica a discrezione di una oligarchia al governo... Concezione pericolosa, fa rilevare Berlusconi, che offre spazi a interpretazioni lesive dell'autodeterminazione delle persone. Sono schematiche ed efficaci, anche stavolta, le parole del fondadore di Forza Italia, ora leader di questa nuova formazione politica. Parte andando indietro nel tempo, all'essenza del pensiero di Don Sturzo, con riferimento alla collocazione nel Partito Popolare Europeo della neonata formazione politica, il Presidente; ricorda la lungimiranza con la quale seppe farlo proprio e portarlo avanti Alcide De Gasperi. La libertà come valore fondamentale, del quale come per altri aspetti vitali della nostra esistenza, ci ricordiamo quando viene a mancare, come accade ancora nel mondo moderno, con i lager dei nostri giorni, un po' ovunque, nei Paesi in cui continuano ad esistere i regimi totalitari.
Ripercorre le tappe dalla fondazione di Forza Italia e dalla scelta di Fini, nel gennaio successivo, di Alleanza Nazionale. E' una parola sbagliata quella dello "sdoganamento", precisa Berlusconi, con riferimento all'opposizione che parla di qualcosa che, secondo le parole del Premier, non si può applicare alle idee, che hanno un motore proprio e che dà loro valore. Avevano un lungo percorso da compiere, sostiene Berlusconi, lui, Bossi, Fini. Chiude chiamando sul palco i leader dei partiti che confluiscono da oggi, per libera scelta, nel PDL. Dal ruolo di argine per la democrazia in Italia, anche contro certe espressioni di intolleranza e le strumentalizzazioni della politica, con i limiti di una informazione a volte protagonista distorta dell'andamento della vita politica del nostro Paese. Nella tolleranza verso tutti, anche verso i propri avversari, tipica della libertà che appartiene all'idea stessa di fondazione del partito, Berlusconi quasi auspica un ruolo di contribuzione a una sana crescita del Paese a una sinistra reale che non esiste, dopo che anche il tentativo di Veltroni e Rutelli di mettere in piedi il PD è stata l'ennesima prova di voler mascherare il vuoto di idee con il cambiamento di nome e di simbolo, come ha ampiamento mostrato la disaffezione del Paese alle recenti tornate elettorali, che hanno visto ridursi i consensi dell'area PD fino a indurre lo stesso Veltroni alle dimissioni.
C'è anche una nota di ringraziamento al ruolo e alla saggezza di Benedetto XVI, prima di chiudere. E il ricordare il riconoscimento di nucleo fondante della nostra società per la famiglia, a metà del discorso, proprio nel mezzo del rilievo con cui ha voluto ricordare quanto importante in una democrazia sia lo spazio alla tolleranza. Un grazie del Presidente, come in tante altre occasioni accade tra le sue parole, agli americani, per il loro intervento che ha reso l'Europa libera dal nazismo e dal comunismo. Domani i lavori riprendono al mattino, dalle 9,30.
Nessun commento:
Posta un commento