L'idea è sempre la stessa, quella di uno spazio aperto alla realtà del nostro tempo. E alle idee. Che siano conformi o che siano altre.
Per quel che mi riguarda, ad esempio, non condivido molte delle scelte e delle idee e dei metodi di Marco Travaglio e di Beppe Grillo. Non condivido, nella sostanza, il metodo delle proposte contro e non per. Non condivido la falsa battaglia su Retequattro sul satellite e l'assegnazione delle sue frequenze, pagate regolarmente da Retequattro a suo tempo e regolarmente acquistate, a Europa sette. Se Europa sette volesse, potrebbe trasmettere con le frequenze del digitale terrestre. Se Retequattro dovesse davvero essere costretta a cedere le sue frequenze in analogico potrebbe andare sul digitale terrestre invece che sul satellite.
E' il metodo del far rumore per avere attenzione. Grillo, ad esempio, propone in questi giorni, sul suo blog, una disdetta nazionale collettiva del canone RAI... è una iniziativa per far rumore e basta. Una iniziativa seria contro l'attuale sistema televisivo, per il modo in cui è in assetto, sarebbe quella di lavorare, con l'informazione, per accelerare lo switch off del sistema di trasmissione in analogico, tra l'altro rinviata al 2012 dopo essere stata prevista per lo scorso anno. Come ho scritto nel post sul digitale terrestre, infatti, l'adozione del sistema di trasmissione in digitale non renderebbe obbligatorio nessun canone e potrebbe davvero liberalizzare il mercato e aumentare la pluralità delle voci, oltre che privilegiare la qualità delle trasmissioni... chi volesse vedrebbe i canali gratuiti, chi volesse vedrebbe la RAI a pagamento tramite una card prepagata, senza obbligo di canone ma per sua libera scelta, chi volesse vedrebbe, se mai saranno capaci di produrre qualcosa anziché crogiolarsi sulle sentenze della Corte di Giustizia Europea, i programmi di Europa sette. Ma questo, a Grillo come a Travaglio come a Di Pietro, non conviene dirlo perché elimina il problema e non fa rumore, non li erge a paladini di qualcosa. Sono persone consapevoli di poter esistere solo se possono dar contro qualcosa o qualcuno. E non cercano il bene comune o le soluzioni per il bene comune. Come per la finta battaglia per il voto di preferenza o per contrastare i privilegi della politica, della quale proverò a scrivere in un altro post e sulla quale c'è molto, ma molto, da scrivere. Perché è una falsa battaglia per fare rumore e creare attenzione e consensi, ma non ha nulla di vero e di ideale. La coscienza critica dei lettori-ascoltatori non è poi così assente come alcuni credono. E pensare che sono loro stessi a dire che internet offre delle potenzialità enormi e che in rete non si può mentire senza essere smascherati. Non tutto è mai giusto o sbagliato, vero o falso.. basta saper leggere o ascoltare o vedere.
E' il metodo del far rumore per avere attenzione. Grillo, ad esempio, propone in questi giorni, sul suo blog, una disdetta nazionale collettiva del canone RAI... è una iniziativa per far rumore e basta. Una iniziativa seria contro l'attuale sistema televisivo, per il modo in cui è in assetto, sarebbe quella di lavorare, con l'informazione, per accelerare lo switch off del sistema di trasmissione in analogico, tra l'altro rinviata al 2012 dopo essere stata prevista per lo scorso anno. Come ho scritto nel post sul digitale terrestre, infatti, l'adozione del sistema di trasmissione in digitale non renderebbe obbligatorio nessun canone e potrebbe davvero liberalizzare il mercato e aumentare la pluralità delle voci, oltre che privilegiare la qualità delle trasmissioni... chi volesse vedrebbe i canali gratuiti, chi volesse vedrebbe la RAI a pagamento tramite una card prepagata, senza obbligo di canone ma per sua libera scelta, chi volesse vedrebbe, se mai saranno capaci di produrre qualcosa anziché crogiolarsi sulle sentenze della Corte di Giustizia Europea, i programmi di Europa sette. Ma questo, a Grillo come a Travaglio come a Di Pietro, non conviene dirlo perché elimina il problema e non fa rumore, non li erge a paladini di qualcosa. Sono persone consapevoli di poter esistere solo se possono dar contro qualcosa o qualcuno. E non cercano il bene comune o le soluzioni per il bene comune. Come per la finta battaglia per il voto di preferenza o per contrastare i privilegi della politica, della quale proverò a scrivere in un altro post e sulla quale c'è molto, ma molto, da scrivere. Perché è una falsa battaglia per fare rumore e creare attenzione e consensi, ma non ha nulla di vero e di ideale. La coscienza critica dei lettori-ascoltatori non è poi così assente come alcuni credono. E pensare che sono loro stessi a dire che internet offre delle potenzialità enormi e che in rete non si può mentire senza essere smascherati. Non tutto è mai giusto o sbagliato, vero o falso.. basta saper leggere o ascoltare o vedere.
Le idee in movimento o il movimento di idee. Questo continua a voler essere "è libertà". Per questo, per questo suo essere uno spazio aperto e libero, questo blog ha deciso di ospitare la rubrica settimanale di Marco Travaglio sulla rete, "Passaparola". Anche se non ne condivide il metodo e le idee. Non tutte, almeno. Troverete il box per il collegamento in un riquadro in basso.
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