lunedì 2 giugno 2008

scritto da Mirella Puccio... "I sigilli della Procura alla Torre di avvistamento di Isola delle Femmine (Palermo)"


Mirella Puccio ha scritto sul suo blog, http://favolesucommissione.blog.tiscali.it , questo post che riprendo volentieri, aderendo a una sua richiesta, sulle pagine di è libertà.

"Un'altra leggenda va in frantumi"
di Mirella Puccio
Un tesoro del ‘500, al largo delle coste palermitane, riserva LIPU, sta crollando giorno dopo giorno, perché in stato di abbandono. Si tratta dell'antica Torre di avvistamento, che nel XVI secolo difendeva la costa siciliana dagli attacchi dei pirati, che emerge nel morbido pendio di "Isola delle Femmine", un isolotto di 14 kmq, di forma vagamente rettangolare, lunga 575 metri e larga 325, di proprietà privata, adagiata nel tratto di mare tra Punta Raisi e Capo Gallo, a 800 metri dalla costa.



La sua caratteristica Torre presentava mura possenti spesse un tempo circa due metri. Fu costruita su progetto dell'architetto toscano Camillo Camilliani. Presenta una pianta quadrata e al suo interno ospitava la cisterna per l'acqua potabile che assicurava la scorta in caso di assedio. Il primo piano era destinato alle provviste alimentari e alle brande per i militari della guarnigione, conosciuti come i "torrari". Sulla terrazza trovavano posto le armi e il "mazzone", il fascio di legna pronto ad essere acceso per dare l'allarme in caso di attacco, con segnali di fuoco o di fumo. I proprietari devono rispondere dei mancati interventi di manutenzione sull'edificio storico-monumentale, che ne hanno determinato lo stato di degrado, con rischio di pericolo per le persone. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri della sezione tutela patrimonio culturale e dal nucleo specializzato dei vigili urbani di Palermo. Uno dei proprietari è stato già rintracciato e denunciato. Gran parte della muratura in pietra è crollata e le parti ancora esistenti sono in bilico e a rischio crollo. La notizia è di poche ore fa ed è stata pubblicata dalla Repubblica e presentata nell'ultima edizione del TG regionale di Rai 3.

La Torre era già vietata al pubblico, ma turisti e sportivi raggiungevano ugualmente l' "Isola di Fuori" (come si chiama in realtà) anche a nuoto, dalla scogliera di Punta Barcarello. Sull'isola, area marina protetta nidifica una delle colonie di gabbiano reale mediterraneo più importanti del Mar Tirreno. Il Cormorano e l'Airone cenerino, il Martin pescatore e la Garzetta e numerosissimi piccoli passeriformi, alcuni dei quali anche nidificanti, come il Codirosso spazzacamino, la Cappellaccia e la Cutrettola, oltre ai rapaci delle aree circostanti quali la Poiana ed il Falco pellegrino, che la utilizzano come base di passaggio nel corso delle migrazioni.

Oltre alle diverse specie di uccelli, sono presenti la Lucertola campestre, il Coniglio selvatico, numerose farfalle e diversi coleotteri. La zona di riserva marina comprende alcuni tra i fondali più interessanti che circondano l'isola. La Riserva Naturale Isola delle Femmine è stata istituita nel 1997 dalla Regione Siciliana e viene gestita dalla LIPU dal 1998. Spero che venga attuato un provvedimento con l'ausilio delle istituzioni, per permettere la manutenzione e il restauro della Torre, affinché si possa continuare a fruire di un luogo naturale e incontaminato come questo. Non credo che il sequestro rappresenti una soluzione.

[Le immagini appartengono all'archivio personale di Mirella Puccio]

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